bufale e liùne

BUFALE e LIÙNE
di PAU MIRÒ

Traduzione e adattamento
Enrico Ianniello

Regia
Giuseppe Miale di Mauro

con o.a.
Gerardo Benedetti
Alessandra Borgia
Angela Fontana
Giuseppe Gaudino
Stefano Meglio

con la partecipazione in voce di
Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo

assistente alla regia Marica Palmiero
scene Luigi Ferrigno
costumi Giovanna Napolitano
light designer Luigi Biondi
grafica e foto di scena Carmine Luino
organizzazione Carla Borrelli e Valeria Zinno
ufficio stampa Valeria Aiello
assistente scenografo Sara Palmieri
datore luci Desideria Angeloni
aiuto scenografo Enzo Leone
aiuto costumista Sara Oropallo
realizzazione scene Alovisi Atrezzeria

Da tempo pensavamo – come Compagnia – di affrontare la drammaturgia di Pau Mirò. Ne avevamo parlato spesso con Enrico Ianniello e tramite lui avevamo letto alcuni testi, poi un giorno Enrico ci ha detto: “Ho un testo perfetto per voi ma mi dispiace farvelo leggere perché avrei voluto tanto farlo io, solo che è proprio il testo vostro.” Dopo averlo letto abbiamo capito cosa intendesse, questa storia sembra scritta per noi: quella di una famiglia proprietaria di una lavanderia che vive nel ricordo di un fatto tragico avvenuto molti anni prima: la perdita di un figlio. La bellezza della scrittura di Pau Mirò consiste nel non voler mai sciogliere il nodo dell’ambiguità, sia della storia che dei personaggi che la vivono e la attraversano con il loro carico di delusioni e collera. Pau Mirò ha scritto una trilogia incentrata sulla storia di questa famiglia che ha messo in scena con grande successo in Spagna e in Francia in forma di tre spettacoli a sé stanti. Noi, invece, abbiamo proposto a Pau, in collaborazione con Enrico Ianniello, di unire due di questi tre testi facendolo diventare un unico testo con due forme diverse di messa in scena: stralci monologanti tratti da Bufale racconteranno al pubblico ciò che è avvenuto alla famiglia in passato e s’intersecheranno con l’azione scenica di Liùne che, invece, racconta il presente. Ed è qui che la storia assume delle tinte noir: un ragazzo si presenta nella lavanderia in piena notte con una camicia sporca di sangue chiedendo di poterla lavare. L’arrivo in lavanderia di un commissario farà scoprire alla famiglia che nella notte è stato accoltellato a morte uno spacciatore del quartiere. I personaggi di Pau Mirò vivono per dire più che per specificare e questo li rende incredibilmente teatrali nella loro semplicità, accompagnati da una lingua che a tratti si fa divertente mentre la trama non indugia mai nella comicità. Questa prerogativa, tipica dei testi di Mirò, già visti e apprezzati qua in Italia, garantisce spesso un risultato drammaturgico di alto livello. L’adattamento di Enrico Ianniello sposta meravigliosamente la vicenda dal quartiere Raval di Barcellona alla periferia est di Napoli, facendo sembrare questa storia scritta proprio per la nostra San Giovanni a Teduccio. Un’altra occasione per la Compagnia Nest di parlare del territorio in cui agisce da anni, affrontandolo da un punto di vista nuovo e inedito. Una sfida affascinante e assai intrigante. Compagnia Nest